La folle arte di trucidare i nemici
Tra la miriade di FPS disponibili sul mercato, Bulletstorm spicca per la brutalità. Un gioco che ruota attorno alla tua creatività omicida, dove per fare punti devi sperimentare nuovi modi di uccidere
Gli sparatutto in prima persona sono tra i giochi più popolari, ma anche tra quelli di cui il mercato è più saturo. Poca originalità e il timore di trovare un doppione sono sempre dietro l'angolo. E in effetti tanto la storia di Bulletstorm, come Grayson Hunt sia giunto sul pianeta Stygia, quanto la trama del gioco non rappresentano nulla di nuovo. Tuttavia il videogame riesce ad apportare una ventata d'aria fresca puntando tutto su di una miscela di violenza gratuita e creatività, con un tocco di ironia di sottofondo.
In Bulletstorm non sarà sufficiente assassinare e trucidare nemici, come siamo ormai abituati da anni. Dovrai trovare nuovi originali modi per farlo, utilizzando pochi strumenti e tanta fantasia, in parole povere combo. Dotato di una frusta elettromagnetica, un potente calcio e una efficace scivolata, dovrai combinarli con l'utilizzo dell'elevato numero di armi e quello che ti offre l'ambiente circostante. In quest'ottica, è di molto aiuto la funzione rallenty, utile per avere il tempo di pensare al prossimo colpo da inferire.
L'unico modo per acquisire punti in Bulletstorm è quello di immedesimarti nella mente psicopatica del protagonista e di inventarti nuove forme di uccidere. Così facendo guadagnerai esperienza e potrai acquistare nuove armi. I tipi di uccisioni riconosciute in Bulletstorm, gli Skillshot, sono ben 160, ad ognuno delle quali corrisponde un determinato numero di Skill Point.
Con una grafica davvero notevole ed un originale, per quanto truculento, modo di sommare punti, Bulletstorm si presenta come un titolo che risalta all'interno dell'enorme numero di videogiochi del suo genere.
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